L’Aleph

Tavolo per bibliofilo L’Aleph
Serie limitata per SDW-Salento Design Workshop
Anno: 2008
Foto di Arturo Caprioli

Il tavolo per bibliofilo L'Aleph nasce da una interpretazione di uno dei racconti più entusiasmanti di Jorge Luis Borges, del quale ne riprende il nome.

Lo stesso autore definisce un Aleph come “il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra visti da tutti gli angoli”.

Se pensiamo a come è facile poter viaggiare e visitare tutti i luoghi della terra attraverso i libri è naturale poter concepire l'Aleph come un tavolo per bibliofilo, ossia un porto dal quale salpare o al quale attraccare, per esplorare e lasciarsi esplorare; uno strumento col quale misurare lo spazio mentale e quello fisico, “uno dei punti dello spazio che contengono tutti i punti“.

La struttura portante del tavolo allude alle pagine di un libro aperto, essendo il risultato dell'assemblaggio di pezzi con taglio a 45°; i contenitori posti sulla superficie hanno sportellini a ribalta dotati di cerniere a libro realizzate in acciaio e ottone; il cristallo temperato, tramite la sabbiatura sottopiano, ripropone parte del testo de L'Aleph di Jorge Luis Borges.

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